Parliamo di peperoncino
- Daniele Redolfi
- 16 nov 2020
- Tempo di lettura: 1 min
Esistono più di 200 specie coltivate di appartenenti al genere Capsicum. La molteplicità delle cultivar rende difficile la classificazione delle differenti specie.
La capsaicina è il principio attivo che determina l'attività terapeutica di questa pianta. Essa è dotata di azione analgesica ed è dovuto al fatto che dapprima eccita i neuroni nocicettivi periferici responsabili di alcuni stimoli dolorosi e poi il contatto prolungato desensibilizza gli stessi inducendo analgesia.
La capsaicina inoltre libera sostanza P (neurotrasmettitore che regola il dolore)e inibisce la sua ricaptazione causando così la sua degradazione e determinando analgesia.
Il Capsicum se applicato sulla cute determina vasodilatazione e se il contenuto di capsaicina è elevato risulta utile come revulsivo e analgesico in caso di scitalgie, lombalgie e geloni.
Il peperoncino è ricco di vitamina C. 100 g di Capsicum contengono circa 230 mg di vitamina C. Ma, mangeresti mai un etto di Peperoncini???
Peperoncino ed emorroidi? Il Capsicum causa vasodilatazione. Un consumo eccessivo di questo potrebbe causare una eccessiva vasodilatazione delle vene a livello del plesso emorroidale.
Peperoncino e Sesso? Viagra naturale? Afrodisiaco? Sembra appunto che la sua azione principale sia dovuta al fatto che il peperoncino causi vasodilatazione e quindi aiuti l'erezione. Inoltre stimola i surreni a produrre ormoni tra cui il testosterone.
Il peperoncino stimola la produzione di acido cloridrico nello stomaco. Basse quantità possono aiutare i processi digestivi. Un alto consumo di può causare gastrite cronica, gastroenterite e perdita di appetito.
La caseina del latte è un ottimo antidoto per il peperoncino. Essa spiazza la capsaicina dal loro recettore riducendo così il bruciore

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